Descrizione
Il Tracciatore di orizzonte multicoeso dà forma a un orizzonte composto dai tanti orizzonti che compongono un’impresa. È una visione unitaria realizzata attraverso la valorizzazione della diversità, nella convinzione che se ci si sforza un po’ si può provare anche a guardare con gli occhi degli altri.
Nasce da un ciclo di mostre e lavori, Camminare l’orizzonte, che sto sviluppando dal 2017 e che assecondano il desiderio di sollevarsi idealmente in punta di piedi per osservare l’“altrove”, lo spazio dell’utopia. Si tratta di uno spazio necessario per la cultura e l’arte ma anche per l’impresa il cui valore aggiunto si nutre di innovazione, ovvero della capacità di guardare costantemente “altrove”.
In questo sforzo le risorse tecnologiche non possono prescindere dalla risorse umane a cui in ultima analisi si deve lo “sguardo” dell’impresa. Uno sguardo unico ma definito e sviluppato grazie alla valorizzazione delle diversità; un insieme qualificato dal valore dell’individualità.
Il Tracciatore di orizzonte muticoeso è un dispositivo che mette in forma questo principio. Si compone di tante lastre di rame quante sono le maestranze dell’azienda; il rame è un conduttore e favorisce idealmente la coesione. Ogni lastra riporta la linea di orizzonte misurata all’altezza dell’asse degli occhi di ogni persona che compone l’azienda, titolari e dipendenti. La linea è smaltata a fuoco e al proprio interno reca inciso un taglio dal quale si possa guardare attraverso. Al piede di ogni lastra è inciso il nome proprio della persona. Sostenute da aste metalliche e allineate, le lastre formano un orizzonte che contiene tanti orizzonti, un modo di vedere che contiene tanti modi di vedere. Se ci si sforza un po’, alzandosi o abbassandosi, grazie al taglio si può anche provare a guardare con gli occhi degli altri.
Descrizione
Il Tracciatore di orizzonte multicoeso dà forma a un orizzonte composto dai tanti orizzonti che compongono un’impresa. È una visione unitaria realizzata attraverso la valorizzazione della diversità, nella convinzione che se ci si sforza un po’ si può provare anche a guardare con gli occhi degli altri.
Nasce da un ciclo di mostre e lavori, Camminare l’orizzonte, che sto sviluppando dal 2017 e che assecondano il desiderio di sollevarsi idealmente in punta di piedi per osservare l’“altrove”, lo spazio dell’utopia. Si tratta di uno spazio necessario per la cultura e l’arte ma anche per l’impresa il cui valore aggiunto si nutre di innovazione, ovvero della capacità di guardare costantemente “altrove”.
In questo sforzo le risorse tecnologiche non possono prescindere dalla risorse umane a cui in ultima analisi si deve lo “sguardo” dell’impresa. Uno sguardo unico ma definito e sviluppato grazie alla valorizzazione delle diversità; un insieme qualificato dal valore dell’individualità.
Il Tracciatore di orizzonte muticoeso è un dispositivo che mette in forma questo principio. Si compone di tante lastre di rame quante sono le maestranze dell’azienda; il rame è un conduttore e favorisce idealmente la coesione. Ogni lastra riporta la linea di orizzonte misurata all’altezza dell’asse degli occhi di ogni persona che compone l’azienda, titolari e dipendenti. La linea è smaltata a fuoco e al proprio interno reca inciso un taglio dal quale si possa guardare attraverso. Al piede di ogni lastra è inciso il nome proprio della persona. Sostenute da aste metalliche e allineate, le lastre formano un orizzonte che contiene tanti orizzonti, un modo di vedere che contiene tanti modi di vedere. Se ci si sforza un po’, alzandosi o abbassandosi, grazie al taglio si può anche provare a guardare con gli occhi degli altri.
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